La stupenda villa che ospita la sede della Fondazione Istituto Ospedaliero di Sospiro Onlus, fu fatta costruire dal Marchese Antonio Cattaneo, ultimo rappresentante di una ricca famiglia cremonese di possidenti terrieri, come residenza estiva.
L’ideazione, la progettazione e la costruzione furono affidati all’architetto cremonese Faustino Rodi (1751 – 1833), cultore dello stile neoclassico, che potè esprimere compiutamente in quest’opera, cui dedicò gran parte della sua vita.
Non sono stati trovati documenti per precisare con esattezza la data dell’inizio della costruzione ma si suppone che i lavori, certamente durati molto a lungo, si siano svolti nel giro di qualche decennio, fra la fine del settecento (1780 ?) ed i primi anni dell’Ottocento, quando l’indirizzo classicistico si era ormai largamente diffuso in Lombardia. L’edificio è indubbiamente l’esempio più grandioso ed aulico di architettura neoclassica. I corpi di fabbrica principali sono disposti a formare una corte e sono preceduti da due lunghe ali porticate, delimitanti il giardino.
Il tema tipico del momento neoclassico, cioè il tempio, è ripetuto sia nelle terminazioni delle due ali minori, nel prospettare cioè sullo spazio pubblico, che nella parte centrale della villa. La facciata si caratterizza per due elegantissimo fregi poco sporgenti, per le finestre molto distanziate e per il pronao, retto da slanciatissime colonne ioniche.
Il Marchese Cattaneo, per rendere confortevole e accogliente il suo palazzo, chiamò pittori, scultori, stuccatori, intarsiatori, con grande dispendio di denaro. Quando l’edificio fu trasformato in ospizio (1902) molto andò perduto. Tuttavia parecchie stanze conservano le decorazioni dei soffitti e delle pareti, compresi numerosi e splendidi stucchi.
Parte integrante del palazzo è la stupenda Cappella gentilizia, racchiusa all’estremità dell’ala occidentale, gioiello di architettura sacra, dedicata alla Beata Vergine del Carmelo, con balcone ruotante attorno alla cappella, racchiuso da colonne ioniche, da cui si può ammirare la bellezza della sacra struttura. Purtroppo il teatro, racchiuso nell’ala orientale, è sparito per dar spazio a nuovi locali da adibire a ricovero degli ammalati.
Il Marchese Antonio Cattaneo morì nel 1817 e lasciò erede del suo ricchissimo patrimonio, compreso il Palazzo di Sospiro, il Marchese Daniele Ala Ponzone, figlio dell’unica sorella Paola. Ecco perché il Palazzo, ancora oggi, è chiamato Cattaneo – Ala Ponzone.
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